La storia di Tatti ci insegna quanto un piccolo borgo possa rinascere grazie alla forza della comunità. Dopo la tragedia mineraria di Ribolla del 1954 in cui persero la vita 43 minatori (la più grave tragedia mineraria italiana del dopoguerra), metà dei quali originari di questo paesino e anni di abbandono, il regista Ruedi Gerber ha riportato vita e visione, trasformando il paese in un laboratorio di agricoltura e collaborazione.
Nel film, “Tatti, paese di sognatori”, il regista che ha scelto Tatti come sua casa, intreccia la sua visione con le storie degli ultimi contadini – Marco e Massimo – e mostra come la comunità si stia rigenerando grazie al recupero delle terre abbandonate e a una nuova vita agricola biodinamica.
Un esempio prezioso anche per Montalcinello: quando persone appassionate si uniscono, i borghi tornano a fiorire. Non si tratta di girare per questi borghi feriti per sferrare il colpo finale con offerte al ribasso o cercando la casa ad 1 euro. Non si tratta di venire qui come immobiliaristi o affaristi, giocando a Monopoli con case che resteranno vuote quanto la vostra anima.
Venite qui per sognare, per ruggire, per rinascere insieme al destino di questi borghi agricoli (e anche noi abbiamo il nostro Marco). Grinta!
Grazie a chi in questi giorni é venuto qui da quelle parti per sostenerci. Tatti, qui Montalcinello vi vogliamo bene.

